BMW X7: “think big”

22.05.2019

BMW  X7: una vettura che già dal nome racconta molto di sé. "X" è la lettera che identifica le SAV del marchio, mentre "7" è il numero da sempre associato alle ammiraglie, lo stato dell'arte in termini di lusso, comfort, tecnologia e piacere nel senso più edonistico del termine. Una vettura che non esisteva nella completissima gamma X di BMW, grande, scultorea sopratutto nella sua parte anteriore, dove ogni elemento stilistico del brand viene enfatizzato ed ingigantito. All'interno comfort da limousine per sette passeggeri, ognuno dei quali ha a sua disposizione climatizzazione personalizzabile e tettuccio panoramico. Sette posti sontuosi quindi, che sulle versioni più lussuose possono diventare sei, con poltrone singole. Una vettura che offre il massimo della tecnologia, sia dal punto di vista della connettività che dei sistemi di assistenza alla guida, pensata per la sublimazione del comfort e della sicurezza a bordo. Tutta la classe di una Serie 7, con la praticità la versatilità e le capacità di muoversi su ogni terreno di una SAV doc. Vettura unica questa X7, proprio per questo difficilmente inquadrabile in una categoria predefinita. Se vi chiedete quale utilità possa avere un'auto di queste dimensioni e caratteristiche, siete fuoristrada. X7 è un oggetto unico, che abbina praticità e versatilità a lusso allo stato puro e, come tutti i beni di lusso e per pochi, non giudicabile con gli occhi dell'utilitarismo. Quale bene di lusso è veramente utile? Il concetto di lusso è intrinsecamente legato a quello di superfluo, raro e esclusivo: Non si compra una vettura di lusso come semplice strumento per la mobilità, offre molto di più di quello che si possa desiderare, ha un appeal fatto di sensazioni e immagine. La prendi se ti emoziona, proprio per questo piace e conquista. Su X7 il valore aggiunto è dato dalle sue caratteristiche in grado di unire questo allure intangibile, alle doti più "terrene" di una SAV spaziosissima e pronta a soddisfare qualsiasi esigenza su qualunque terreno.

Marco Fasoli