Bugatti “La Voiture Noire”: un’opera d’arte celebra i 110 anni del marchio

06.03.2019

Ve lo dico subito, con La Voiture Noire di Bugatti si trascende il concetto di vettura. Qui siamo davanti ad un'opera d'arte realizzata in pezzo unico, in grado di raccontare la storia di un marchio che, come pochi, ha sempre abbinato lusso ed esclusività, con la capacità di sporcarsi le ruote trionfando sui circuiti di tutto il mondo. Due anime che hanno contribuito in egual misura a costruire la leggenda di Bugatti. Con "La Voiture Noire" presentata in anteprima al Salone di Ginevra, Bugatti riesce a sintetizzare in un'opera, perché chiamarla semplicemente auto sarebbe riduttivo, il meglio del racconto di 110 anni di storia di un mito dell'automobilismo. La one-off (così si chiamano oggi i pezzi unici), realizzata per un cliente che ha staccato un assegno di 11 milioni di Euro (tasse escluse), presenta forme che si collocano al di fuori dal tempo, a seconda di dove la si guardi, potrebbe essere tranquillamente arrivata dal futuro, attualissima o partecipare ad un concorso di eleganza per auto d'epoca. 

Citazioni di un altro capolavoro come la Atlantic Type 57 SC Atlantic che nel 1936 proponeva canoni stilistici modernissimi e anche essi fuori dal tempo per entrare in quell'aura di immortalità e divino che sembrano non appartenere a questo mondo, la legano profondamente alla storia del marchio. Anche nella sua anima racconta 110 anni di Bugatti, offrendo da un lato prestazioni stratosferiche grazie al suo 16 cilindri da 1.500 CV, dall'altro comfort e raffinatezza da limousine. Se la perfezione non è di questo mondo, viene il dubbio che questa automobile venga da un'altro pianeta. E come una creatura aliena ed eterea non va giudicata come un'automobile, ma occorre porsi davanti a lei ammirandola come un'opera d'arte, un manoscritto, una scultura, un dipinto in grado di raccontare una storia fantastica. Non suscita in me desiderio di possesso, ma ammirazione ed estasi. Qualcosa di diverso da una semplice, seppure esclusiva automobile.

Maro Fasoli