Il cielo è sempre più blu.

13.05.2025

Il successo è per me un parametro strettamente soggettivo. Non concordo con definizioni generali e valide per tutti.

Detto questo è evidente che ognuno dovrebbe avere un percorso pedonale per raggiungerlo.

Diversi punti di partenza, diverse tappe di avvicinamento e diverso obiettivo da raggiungere.

Eppure mi sembra che oggi sia piuttosto diffusa l'idea che tutti debbano salire sullo stesso treno, che fa un unico percorso e raggiunga la medesima destinazione, oltretutto un treno dalla tratta prestabilita.

Quante volte sentiamo la frase: il futuro va li, tu devi solo adeguarti, niente di più negativo e fonte di frustrazioni.

Del resto se assumiamo che successo è niente di più e niente di meno che raggiungere uno stato di soddisfazione e serenità, essere appagati da quello che si fa per quello che si è come credo fortemente, come è possibile che tutti dovremmo tendere allo stesso obiettivo, usando le stesse parole ed immagini per raccontarci?

Il successo, per come lo intendo io, non si misura nemmeno con gli zeri sul conto corrente. Sarebbe troppo semplice, avremmo tutte persone di successo e realizzate da una soglia in su, ed un esercito di infelici sotto a quella cifra che stabiliamo come requisito minimo di ricchezza.

Non è così, fortunatamente. Ognuno dovrebbe sentirsi libero di scrivere la propria storia che a sua volta dovrebbe essere il più vicino possibile a quello che è, al suo vissuto, alla sua esperienza, alle sue inclinazioni, priorità e desideri.

Cercare di imporre un solo percorso, valori, parole e desideri preconfezionati, perché tutti dovrebbero fare così, perché lo fanno tutti è quanto di più deleterio e fonte di disfunzionalità e frustrazioni che si possa immaginare per una società.

Marco Fasoli