Maserati: domani un nuovo capitolo nella gloriosa storia del Tridente

08.09.2020

Domani verrà presentata la nuova Maserati MC 20, una sportiva che dovrebbe segnarne anche il ritorno alle competizioni, una splendida sportiva due posti a motore centrale che guarda al futuro tenendo ben presente gli oltre 100 anni di storia del marchio che come pochi ha saputo esprimere allo stesso modo sportività, eleganza, raffinatezza ed esclusività. Dai successi che hanno scritto la storia dell'automobilismo sportivo alle berline di rappresentanza più emozionanti di sempre, vetture da autista che difficilmente venivano lasciate guidare dal conducente in livrea, tanto era il piacere che anche queste ammiraglie sapevano regalare al proprio pilota. Ieri, come oggi, il Tridente rappresenta un eccellenza assoluta riconosciuta in tutto il mondo. Il Tridente, simbolo di successo, distintivo ed in grado di raccontare qualcosa di diverso da tutti gli altri. Un marchio che in occasione della vigilia del lancio della nuova MC 20 ha fatto bella mostra di sé proiettato in diverse città su facciate ultra moderne e su monumenti immortali, a significare proprio questa unicità in un connubio irresistibile tra tradizione e modernità, passato e futuro. Un logo che sta bene ovunque, sulle piste, come nelle passerelle delle prime teatrali. Uno del loghi più belli, scultoreo e sempre inserito in calandre in grado di valorizzarlo al massimo. Ma da dove nasce il Tridente Maserati? Forse la sua bellezza e la sua unicità, trovano le motivazioni nella sua storia. Nel 1926 fa la sua comparsa sulla prima vettura denominata "Tipo 26". Non un logo strettamente legato all'automobile, non il frutto di elucubrazioni del marketing, ma "figlio dell'arte". Il tridente stilizzato è stato infatti ripreso dalla fontana del Nettuno di Bologna, disegnato da Mario Maserati, l'unico dei fratelli che alle automobili aveva preferito la carriera artistica. Un simbolo che ha dato prestigio ed identità al marchio, un trait d'union tra passione per i motori e per l'arte che forse ha segnato in modo indelebile ogni Maserati, vie di mezzo tra automobili ed opere d'arte.

Marco Fasoli