Suzuki Hayabusa: disegnata dal vento per correre anche di più

17.03.2021

Tra le cose che non mi dispiacciono del tempo che passa c'è sicuramente quella di poter aver vissuto la nascita di icone, il sapere apprezzare determinati prodotti per quello che hanno rappresentato nella storia, vedendone l'evoluzione ed apprezzandone la coerenza nel tempo. Suzuki Hayabusa, da oggi in vendita nelle concessionarie a poco più di 19 mia Euro, nella sua terza generazione è una di queste. Io me lo ricordo bene quando fu presentata per la prima volta nel 1998: forme particolarissime disegnate in galleria del vento, motore esagerato ed una velocità massima di 300 km/h che, se ai non motociclisti sembrava una follia, provocava brividi lungo la schiena e un certo timore reverenziale anche chi in moto ci andava. La Hayabusa inaugurava di fatto un nuovo segmento di moto, diverse dalle supersportive, qualcosa che non c'era. A me allora, sebbene non certo ragazzo di facile spaventi, incuteva un certo timore reverenziale....ma poi, qualche amico che la possedeva mi raccontava di una moto si velocissima, potente come nessuna e dalle prestazioni inimmaginabili, ma anche comoda, stabilissima e perfetta per i lunghi trasferimenti. Una vera granturismo, unica nel suo genere. Se vogliamo paragonarla al mondo automobilistico, non una 911, ma una 928 GTS, più grande delle supersportive classiche, ma anche più confortevole e in grado di spostarsi a velocità medie inarrivabili per le più estreme, ma anche più scomode GSX-R. La nuova Hayabusa mantiene tutte le caratteristiche del progetto di origine, con il fascino di un mito che si rinnova. Una moto certo non per tutti, ma che, a distanza di 24 anni rimane un oggetto unico nel suo genere, a partire dalla velocità massima "autolimitata" a....299 km/h. Solo un numero ma che racconta molto di questa storia che si rinnova.

Marco Fasoli