Mustang 5.0 GT: musica…senza parole

11.02.2020

Un weekend in compagnia di un "cavallo di razza"...."mustang", per la precisione e in quella configurazione 5.0 V8 che più americana non si può.

La scelta del tutto casuale del weekend di Sanremo, mi da però il "la", rimanendo in tema musicale, per iniziare a raccontare la mia esperienza proprio parlando di melodia.

Il suono infatti, subito dopo l'aspetto muscoloso ed immediatamente  riconoscibile, con un muso lungo e troncato con una calandra "aperta" che sembra uscita da una factory artigianale, cattiva e iconica, una bocca da cui non potrebbe che uscire il ruggito cupo e sordo del suo cuore "made in usa".

Poche auto hanno una "musicalità" tanto coinvolgente, sinfonia alle orecchie degli appassionati, a prescindere dalla modalità di guida scelta...non importa, la voce del suo V8 da 460 CV è incontenibile e ogni scalata che innesca una doppietta automatica, è una vera goduria per i sensi, tanto che ci si ritrova ad usare il cambio molto più del necessario...perché in realtà di scalare, con tanta "schiena" di questo propulsore, non sarebbe quasi mai necessario.

Il "motorone" riprende infatti da 1000 giri senza fare una piega, con un borbottio pieno e rauco che si trasforma superati i 4.000 giri in un rombo indescrivibile.

Musica che riempie il cuore, riempie tutto...e forse, da sola, vale il prezzo del biglietto, che si stacca da poco meno di 48.000 Euro.

E per il resto? Innanzitutto sfatiamo qualche luogo comune: gli interni, certo non hanno la raffinatezza di quelli di una Maserati, le plastiche non saranno impeccabili come quelle di una 992 Porsche...ma la qualità è buona e anche la forma appaga.

Secondo punto, la frenata è impeccabile con i Brembo anteriori, non fa rimpiangere nulla di europeo, terzo punto la tenuta in curva, anche qui niente  da dire,  nei curvoni presi ad alta velocità, la vettura rimane piatta e non si scompone.

Certo, non ha la precisione ed il feeling con la strada che può avere una Cayman, sul misto guidato forte, le correzioni al volante, che consiglio di tarare sulla modalità sport, non mancano. Insomma non si sente la strada sotto alle ruote.

Mustang è un'altra cosa e alla fine ti accorgi che il piacere è quello di sfruttare la sua capacità di richiedere sempre una, due scalate in meno per uscire dalle curve anche più strette, accelerare forte sul dritto godendosi la sua polisinfonia, far girare il mondo ad ogni scalata che si effettua anche a bassissima velocità e passeggiando, un altro mondo....musica senza parole, se desiderate anche un testo perfetto, forse non è la vostra auto. Questa si ama per quello che è, musica e muscoli in evidenza.

Marco Fasoli