Prima di puntare all’impossibile, otteniamo il massimo dal possibile

25.09.2020

Spesso marketing, comunicazione e commerciali disperdono energie e risorse per portare i propri messaggi a chi non è interessato, le attività commerciali cercano di proporre i propri prodotti a chi non diventerà mai proprio cliente. Sempre, ed ancor di più in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, un'attenzione maggiore nel dove orientare i propri sforzi è fondamentale. Prima di puntare all'impossibile, occorrerebbe fare di tutto per portarsi a casa il possibile. Spesso non è così. Si lavora sui grandi numeri, contandoli, ma non pesandoli. Individuare il proprio target di riferimento, è prioritario, per poi indirizzarsi con maggiore cura verso di lui. Nella mia esperienza da uomo di comunicazione, ma anche di cliente, ho spesso visto atteggiamenti superficiali da questo punto di vista. Per allargare ad un generico pubblico la propria proposta, si finisce per forza di cosa col non dedicare la giusta attenzione al "possibile". Le azioni mirate cucite ad hoc sul proprio bacino di utenza "possibile" saranno sempre più remunerative di quelle aleatorie che sparano "sull'impossibile" rischiando di fare solo dei costosissimi buchi nell'acqua.

Marco Fasoli