Tornado, una storia italiana che nasce dalle competizioni e diventa icona

10.05.2020

Sapete che mi affascinano sempre le storie dove si intrecciano, come in una ricetta perfetta, ingredienti che danno origine ad eccellenze assolute. Una bella storia italiana, in questo senso., è quella del cantiere navale Tornado, un nome che ha iniziato a muovere i suoi primi e subito vincenti passi nel mondo delle competizioni con l'inaugurazione nel 1968 a Roma del Tornado Racing Team. Come spesso accade per i marchi da competizione, Tornado nasce dall'esperienza dal veterano dell'off-shore Carlo Marchiolo. Nel 1969 a pochi mesi dal suo varo, un Tornado 35 si impone nel Campionato Off-Shore Classe 3. Un inizio folgorante, a cui seguiranno una serie impressionate di trionfi in tutte le competizioni. Alla fine degli anni '70 tutta l'esperienza delle corse viene trasferita sulle prime imbarcazioni da diporto, senza però distogliere l'attenzione dal mondo della velocità. Un Tornado 38, vera e propria icona del Cantiere e tuttora in produzione, si affermò nella prestigiosa Venezia - Montecarlo nel 1991, un successo replicato, questa volta con un 45 nel 1997. Velocità, qualità e linee di carena molto marine riescono ad abbinare, come in una quadratura perfetta, le migliori caratteristiche che un motoscafo da diporto deve possedere: si prestazioni assolute, ma anche navigazione sicura, comfort e robustezza. Nel 2016 questa eccellenza della cantieristica italiana che, seppure di nicchia, vanta ad oggi un parco navigante di oltre 800 barche, apre un nuovo capitolo. Una gamma rinnovata, modelli inediti e l'ampliamento verso nuovi segmenti. La ricetta però è quella di chi sa costruire sul proprio valore e dna. Una frase annuncia la nuova storia del cantieri Tornado avviata nel 2016: "La vera tradizione accumula esperienza, migliora, evolve...non cambia per il giusto di cambiare". Trovo che il successo di un marchio, se la storia se la può permettere, debba sempre ed in ogni settore partire da questo.

Marco Fasoli